Annunciata come uno degli eventi artistici dell’anno, la mostra che, fino al 21 aprile 2024 a Palazzo della Ragione a Bergamo, ha presentato Fireflies on the Water una delle Infinity Mirror Room più iconiche di Yayoi Kusama, ha abbondantemente superato le aspettative.
Sono state infatti 93.100 le persone che, in cinque mesi di apertura, hanno ammirato l’opera dell’artista più popolare al mondo, proveniente dalla collezione del Whitney Museum of American Art di New York.
Un numero da record che posiziona l’iniziativa bergamasca, curata da Stefano Raimondi e promossa da The Blank Contemporary Art in intesa culturale con il Comune di Bergamo, come l’esposizione di arte contemporanea più visitata in città e che, secondo quanto raccolto da Visit Bergamo, ha generato un indotto sul territorio, pari a €7.605.825.
Interessanti sono i dati relativi alle provenienze: 31.655 sono stati i visitatori di Bergamo e Provincia (34%), 25.106 (26,97%) sono giunti dalle province lombarde, 27.802 (29,86%) da altre regioni italiane e 8.527 (9,17%) dall’estero.
È significativo inoltre notare come tutti i biglietti siano stati venduti con una media di 3 mesi di anticipo rispetto al giorno programmato per la visita e circa 20.000 ingressi siano stati prenotati già nel mese di maggio 2023, ovvero sei mesi prima dell’opening del 16 novembre 2023.
La mostra di Yayoi Kusama ha saputo affascinare il pubblico dei più giovani. Sono stati 3.615 gli studenti di ogni ordine e grado di oltre 100 scuole di tutta Italia, arrivati a Bergamo.
I servizi educativi di The Blank hanno organizzato ben 164 laboratori per famiglie e studenti, e 193 visite guidate.
Da sempre The Blank ha lavorato per favorire l’accessibilità al patrimonio culturale: grazie al progetto The Blank LISten Project la mostra Yayoi Kusama. Infinito Presente è stata completamente accessibile alle persone sorde. Sono stati realizzati quattro eventi tra visite guidate e laboratori in LIS – Lingua dei segni italiana. La mostra è stata fruita anche da persone cieche e ipovedenti, per cui sono state realizzate due visite guidate dedicate.
Altrettanto straordinari sono i numeri relativi al catalogo monografico edito da Skira, realizzato con la partecipazione e supervisione dello studio YAYOI KUSAMA INC, a cura di Stefano Raimondi e con i testi critici di Diego Sileo e Stella Bottai, che è stato venduto, solo sul mercato italiano, in 5.000 copie.
Molti altri sono gli aspetti che hanno reso la mostra di Kusama a Bergamo un evento da ricordare, tra cui la collaborazione con il prestigioso Whitney Museum of American Art che ha concesso eccezionalmente in prestito a uno spazio non museale, una delle opere più importanti della sua collezione, a riprova della credibilità internazionale acquisita da The Blank nel corso di quattordici anni di progettualità e delle potenzialità che può esprimere.
“È stato per The Blank e anche personalmente – afferma il curatore Stefano Raimondi – un percorso straordinario e un onore poter ospitare a Bergamo, nella città in cui sono nato, un’artista che dagli anni 60’ a oggi, con la sua ricerca, ha ridefinito i limiti dell’arte contemporanea e dello spazio La collaborazione con il Whitney Museum of American Art, lo studio di Kusama e il coinvolgimento della città e dei cittadini hanno permesso, oggi lo possiamo dire, la realizzazione di un evento storico . Come curatore l’unico rammarico è stato quello di non poter permettere l’accesso a decine di migliaia di persone che richiedevano i biglietti nonostante le numerose proroghe effettuate. Questa mostra ha evidenziato delle potenzialità e progettualità ancora inespresse e mi auguro possa essere l’inizio di un percorso e di un dialogo condiviso tra The Blank e le pricipali realtà del territorio per portare a Bergamo i grandi protagonisti dell’arte contemporanea. La mostra di Kusama ha infatti creato delle importanti eredità, a livello culturale, economico, turistico e relazionale che meritano di essere coltivate con attenzione e cura”.
“Grande risultato per l’installazione di Kusama, che ha di fatto prolungato l’esperienza di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura ben oltre la fine del 2023.- dichiara Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo – Sapevamo che la mostra dedicata alla Infinity Room dell’artista giapponese avrebbe richiamato grande attenzione verso la nostra città e per questo motivo, in sinergia con The Blank, abbiamo deciso di cambiare in corsa la programmazione del nostro Palazzo della Ragione per poter prolungare la mostra, in maniera da poter consentire a quante più persone possibile di essere protagonisti, anche solo per 1′, del mix di sensazioni che l’opera di Kusama regala alla gran parte di coloro che vi entrano. Credo che il successo di questa iniziativa sia la dimostrazione di quanto sia cresciuta la capacità di interlocuzione internazionale di tutto il movimento artistico della città: the Blank e Stefano Raimondi hanno saputo dimostrare fino a che punto sia giunto il percorso di maturazione dell’associazione, arrivata a misurarsi con grande credibilità con uno dei musei più importanti del mondo – il Whitney di New York – e con una delle artiste più acclamate del pianeta. Anche a questo obiettivo abbiamo mirato con il progetto di capitale della cultura dello scorso anno, ovvero alla crescita complessiva del movimento artistico della città e del territorio, in modo da porre le basi per un ulteriore futuro scatto in avanti di tutto l’ambito culturale della città.”
L’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti sostiene – “Numeri incredibili questi della mostra di Kusama, a cui mi piace aggiungere anche un altro dato: è stato l’evento più cliccato della piattaforma Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, a conferma di come e quanto il nome dell’artista giapponese sia stato cercato sul web, attirando ancora di più l’attenzione verso la nostra città. E la ricaduta più evidente dell’evento è stato proprio il posizionamento di Bergamo rispetto ai grandi eventi dell’arte contemporanea, frutto, senza dubbio, anche di una crescita di competenze e di attenzione nel nostro territorio, in questo ambito, già da diversi anni. È la prima volta, infatti, che Bergamo viene collegata a una icona dell’espressività artistica odierna, dando un contributo alla crescita del turismo culturale, legato non più solo al patrimonio storico ma anche alla sua proposta di arte contemporanea. Un sentito ringraziamento va a Stefano Raimondi – e a tutto lo staff di The Blank – che grazie alle sue relazioni internazionali, alla credibilità dell’associazione e a una coraggiosa proposta, con l’assunzione anche di un rischio e di un impegno non da poco, è riuscito a portare un evento straordinario nell’anno della Capitale.”
La portata storica di questo evento sarà raccontata in un documentario realizzato dallo studio di produzione video “No Elevator”, che ha raccolto le voci di alcuni dei protagonisti di questo progetto, tra cui quella del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, dell’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, e del Presidente della Camera di Commercio Carlo Mazzoleni.
Bergamo, 19 aprile 2024