Ottobre 2020

Varese, Casa Museo Pogliaghi | Sacro Monte di Varese

Sono terminati i lavori di restauro del modello in gesso della porta del Duomo di Milano di Lodovico Pogliaghi (1857-1950), conservata all’interno della Casa Museo Pogliaghi al Sacro Monte di Varese.

Gli interventi rientrano nel progetto Sacro Monte di Varese: la Cripta del Santuario e la porta del Duomo, due patrimoni simboli di arte e fede, che è stato promosso dalla Parrocchia di Santa Maria del Monte come ente capofila in partnership con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, col sostegno della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, Fondazione Pogliaghi, Arcidiocesi di Milano, Università degli Studi dell’Insubria, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Milano.

Tale progetto ha ottenuto da Regione Lombardia – all’interno del Bando anno 2018 per la promozione di interventi di valorizzazione di aree archeologiche, siti iscritti o candidati alla lista Unesco e itinerari culturali in Lombardia Artt. 17, 18 e 20 L.R. 25/2016 – una significativa copertura dei costi, pari a quasi il 70% del valore dell’intervento.

Grazie a una campagna di raccolta fondi nei primi mesi del 2019 ed alla generosità di alcune aziende e di molti visitatori privati è stato possibile raggiungere la totale copertura dei costi: oggi i due enti proprietari dei beni cultuali interessati, restituiscono a tutta la comunità dati, reperti ed una grande opera completamente restaurata e messa in sicurezza per le future generazioni.

“La Veneranda Biblioteca Ambrosiana – afferma Mons. Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana – è molto lieta nell’ammirare i risultati del restauro del modello in gesso della porta centrale del Duomo di Milano, opera monumentale per dimensioni e per mole di lavoro profuso dal Pogliaghi; il fatto che questo restauro sia frutto di una sinergia con diverse realtà con il fondamentale contributo della Regione è ulteriore motivo di soddisfazione

I lavori di restauro del modello della porta del Duomo di Milano sono stati eseguiti dal Laboratorio San Gregorio. Le operazioni hanno visto una prima fase di attenta lettura del manufatto nella quale si sono evidenziati tutti i punti e le patologie di degrado; è seguita una campagna diagnostica e una ricerca d’archivio utile a comprendere i dati che via via emergevano dal restauro.

Note storiche

Nel 1895, Lodovico Pogliaghi vince il concorso per le porte (di cui esiste un bozzetto nel Museo del Duomo), ma la sua idea iniziale viene completamente rivoluzionata per il mantenimento del portale di Pellegrino Tibaldi in luogo del nuovo progetto dell’Architetto Giuseppe Brentano.
Il giorno 8 settembre 1906, in occasione della festività della Natività della Beata Vergine Maria, vengono inaugurati i due battenti e, solo due anni dopo viene interamente concluso il lavoro con la collocazione della cimasa.
Il tema iconografico della porta ripercorre la storia della Madonna: sul battente destro sono rappresentate scene dei momenti gioiosi della vita di Maria con al centro un medaglione quadrilobato in cui è inserita la scena dell’Assunzione; quella a sinistra rievoca episodi dolorosi della Vergine e nel medaglione centrale è inserita la Pietà, mentre nella cimasa, tra i Santi Ambrogio, Antonio da Saluzzo, Ariberto e Carlo ed angeli osannanti, è rappresentata la Gloria della Vergine.
Nel 1885 il Pogliaghi acquista una casa al Sacro Monte di Varese che diventerà abitazione e laboratorio: è qui che porta i modelli in gesso per restaurarli e conservarli.
Tutta l’opera viene assemblata su una parete dello studio modificando la forma del tetto, originariamente più basso rispetto all’altezza della porta, la cui dimensione è di cm. 1.000 x 600.
La casa e le sue raccolte vengono donate alla Santa Sede nel 1937 che ne entrerà in possesso alla sua morte, avvenuta nel 1950; l’anno seguente la donazione viene trasferita alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana.

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