MARIA MADEIRA Kiss and Don’t Tell

Venerdì 24 maggio 2024, alle ore 17.30

Venezia, Bottega Cini (Dorsoduro 862)

a cura di Natalie King

SKIRA Arte

 

Maria Madeira, una delle artiste visive contemporanee più significative a livello internazionale, dialoga con Cristina Baldacci, professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari a Venezia.

 

Nel corso dell’incontro, sarà proiettato il video integrale della performance  Kiss and Don’t Tell

La video installazione resterà a Bottega Cini fino al 31 maggio

Venerdì 24 maggio 2024, alle ore 17.30, Bottega Cini a Venezia (Dorsoduro 862) ospita Maria Madeira, una delle artiste visive contemporanee più significative e conosciute a livello internazionale, nata a Gleno, un villaggio nel cuore di Timor Leste nel sud-est asiatico, la cui pratica artistica è profondamente radicata nelle tradizioni, nelle problematiche e nella storia del suo paese.

 

Nel corso dell’incontro, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, Maria Madeira presenterà il suo libro Kiss and Don’t Tell – SKIRA Arte – curato da Natalie King e pubblicato in occasione della 60^ Biennale d’Arte di Venezia, nella quale rappresenta la sua nazione, in coincidenza con il 25° anniversario della sua indipendenza, dialogando con Cristina Baldacci, professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari a Venezia.

 

Durante la serata, sarà proiettato il video Kiss and Don’t Tell, dal grande impatto emotivo, nel quale Maria Madeira rende omaggio alle donne di Timor Leste, vittime di violenze e di soprusi, durante gli anni dell’occupazione indonesiana.

 

Kiss and Don’t Tell è una installazione site-specific che utilizza materiali locali come tais (un tessuto tradizionale), semi di palma, terra e pigmenti, che attinge alle memorie collettive delle sue antenate.

Rispondendo al tema generale della Biennale di Venezia Foreigners Everywhere – Stranieri Ovunque, Maria Madeira fonde nel suo lavoro la sua esperienza di sfollata, cresciuta con la madre in un campo profughi in Portogallo.

 

La video installazione resterà a Bottega Cini, a disposizione del pubblico, fino al 31 maggio.

 

Maria Madeira è nata a Gleno, un villaggio nel cuore di Timor Leste, ha vissuto come rifugiata in Portogallo, ha studiato arte e ha conseguito un dottorato in filosofia in Australia. La sua pratica artistica è un ponte tra il passato e il futuro. L’artista usa i tais tradizionali, la noce di betel e la terra rossa del suo villaggio per raccontare una storia che parla al mondo di oggi. Le sue opere sono state esposte in Australia, Brasile, Indonesia, Macao, Portogallo e Timor Leste.

La sua recente mostra alla Fundacão Oriente di Dili, Flowery Talk, ha celebrato la sua convinzione che l’arte e la cultura siano lo spirito e l’anima di una nazione.

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