CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol prosegue nel programma che celebra il suo decimo anniversario di attività con due esposizioni che, negli spazi di Torre Unipol e di Porta Europa a Bologna, si concentrano sulla ricchezza del Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.
La prima, dal 13 giugno al 29 settembre 2023, presenta il corpus di 24 opere donate da Maurizio Bottarelli (Fidenza, PR, 1943), fortemente rappresentative dei suoi cicli e della sua produzione.
Maurizio Bottarelli, “l’ultimo dei Naturalisti”, così come lo ha definito il grande critico e storico d’arte Francesco Arcangeli, testimone di un “tormento ideale”, dato dalla continua sperimentazione di materiali pittorici che formano paesaggi e atmosfere di forte intensità, ha scelto il Museo d’Impresa CUBO Unipol quale luogo di valorizzazione della sua produzione, riconoscendo nei valori fondanti del Museo – memoria, protezione, condivisione e futuro – i principi che sono alla base anche del proprio lascito.
La mostra, dal titolo Disperdere il limite, curata da Pasquale Fameli, offre la possibilità di tracciare una prima rilettura generale del percorso creativo di Bottarelli dai primi anni sessanta a oggi, evidenziando le relazioni stabilite con le evoluzioni dell’arte nazionale e internazionale.
In Torre i suoi paesaggi dialogano con le architetture dell’edificio, mentre in Porta Europa tornerà a essere esposta l’Omaggio a Garcia Lorca del 1998, opera di 7,20 metri di lunghezza, che farà da quinta alle “figure” degli anni ’60.
In autunno, le due sedi di CUBO accolgono una mostra con una selezione di opere del patrimonio artistico del Gruppo Unipol mai esposte in precedenza, affiancate ad alcune delle più recenti acquisizioni. L’esposizione, curata da Ilaria Bignotti, propone una serie di lavori che pongono in dialogo artisti quali Klimt, Basilé, Sironi, Lemercier e altri, appartenenti a epoche diverse, dalla modernità alla contemporaneità, fino alle nuove generazioni.
“La diversificazione e la complessità che caratterizzano le opere del Patrimonio del Gruppo Unipol – afferma Ilaria Bignotti -, sono qui lette come un’avvincente e coraggiosa occasione per rimettere in discussione criticamente la stessa storia dell’arte, nelle sue macro-categorie e classificazioni tradizionali, provando appunto a leggere tali tipologie – pittura e scultura, in prima istanza – alla luce delle nuove forme di linguaggio visuale e in virtù delle tematiche che sostengono le modalità etiche e operative del Gruppo stesso”.
Fino al 31 maggio prosegue a CUBO in Torre Unipol, Ways of seeing, la personale di Quayola (Roma, 1982) tra i più importanti esponenti della media-art a livello internazionale.
L’esposizione, curata da Federica Patti, presenta Storms, una serie di video e stampe, tra cui sei inedite realizzate appositamente per l’occasione, che approfondisce la ricerca di Quayola sulla tradizione della pittura di paesaggio, esplorandone la sostanza pittorica attraverso tecnologie avanzate, in un allestimento site specific che enfatizza il rapporto fra opere, luce naturale e vedute del 25° piano della Torre Unipol.
Un’esperienza estetica che richiama le celebri Tempeste di William Turner e dei pittori romantici, dove la concezione dello spazio naturale si rivela come una dimensione in cui si manifestano i moti dell’animo. Per Quayola, come per i grandi autori del passato, la natura è spazio universale da esplorare per interpretare la realtà e ricomporla nei propri lavori.
Le riprese ad altissima definizione del mare in tempesta della Cornovaglia, luogo d’ispirazione anche di Turner, costituiscono per Quayola la base per la raccolta di dati da cui far generare nuove pitture digitali. L’artista archivia tutto quello che ha raccolto con le riprese dal vero per rielaborarlo grazie all’utilizzo di un particolare software e di algoritmi per l’analisi e la manipolazione dei dati. Il lavoro di Quayola dissolve, disgrega e trascende la descrizione del paesaggio, per restituirne una rappresentazione che vira verso l’astrazione.
Nella sede CUBO in Porta Europa, fino al 31 maggio, il pubblico potrà continuare ad ammirare Nero con punti del 1958, una delle opere più significative tra i “Sacchi” di Alberto Burri, patrimonio del Gruppo Unipol, che tornava visibile dopo il lungo restauro condotto da Muriel Vervat in collaborazione con l’Istituto di scienze del patrimonio culturale e l’Istituto di fisica applicata “Nello Carrara”, entrambi parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Firenze, che si confronterà con un nuovo display espositivo arricchito da immagini storiche dell’artista, exhibition copies di scatti dei maestri della fotografia che lo hanno ritratto in differenti momenti della sua vita, provenienti dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. Questo nuovo allestimento permetterà di penetrare nei temi e nei momenti della vita di Alberto Burri e nella storia della Fondazione Palazzo Albizzini, il più esteso Museo d’artista e tra i più importanti luoghi del contemporaneo in Europa che ne custodisce la memoria.
La mostra dal titolo Alberto Burri. Da Reloaded a Luce sul Nero, è a cura di Ilaria Bignotti.
CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol
Il Gruppo Unipol ha inaugurato nel 2013 CUBO, il museo d’impresa aperto al pubblico, all’interno della sede di Porta Europa, il moderno complesso edilizio progettato dall’architetto Ettore Masi nella zona fieristica della città. Nel 2021, CUBO apre una seconda sede negli ultimi tre piani (25-26-27) della Torre Unipol in via Larga.
CUBO condivide esperienze attraverso il linguaggio della cultura, racconta i valori del Gruppo Unipol con l’intento di contribuire alla crescita culturale dei territori e delle comunità in cui opera. Promuove la cultura e si pone come punto di incontro, grazie anche a partnership con Istituzioni e associazioni che da anni lavorano in questa direzione.
Propone tutto l’anno mostre, eventi, corsi e laboratori, attività didattiche e spettacoli per offrire al pubblico occasioni di approfondimento, confronto e divertimento sui temi di attualità, di protezione, di futuro e innovazione, di arte e memoria.