BRIGITTE BENKEMOUN PRESENTA “IN CERCA DI DORA MAAR”

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Informazioni

BRIGITTE BENKEMOUN
In cerca di Dora Maar

SKIRA editore

 

Presentazione:
giovedì 25 gennaio 2024, ore 17.30
Bergamo, Accademia Carrara (piazza Giacomo Carrara, 82)

Ingresso libero con prenotazione T. 328.721727; E. prenotazioni@lacarrara.it).

 Traduzione e nota di Eileen Romano
14 × 21 cm, 202 pagine
brossura
Prezzo di copertina €22,00

Ufficio stampa

Ufficio Stampa Skira
CLP Relazioni Pubbliche
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Giovedì 25 gennaio 2024, ore 17.30

Bergamo, Accademia Carrara

BERGAMO | ACCADEMIA CARRARA
GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2024, ORE 17.30

Il volume racconta la biografia originale della grande musa di Picasso, nonché una delle maggiori personalità dell’arte e della cultura del Novecento, iniziata col misterioso ritrovamento di un taccuino.

 

Nel corso dell’incontro, l’autrice dialogherà con Maria Cristina Rodeschini, direttore dell’Accademia Carrara.

 

SKIRA Editore

Giovedì 25 gennaio 2024, alle ore 17.30, l’Accademia Carrara di Bergamo ospita la presentazione del libro “In cerca di Dora Maar” (Skira editore).

 

Il volume, già bestseller in Francia, ripercorre la vita dell’artista a partire dal fortuito ritrovamento, da parte dell’autrice Brigitte Benkemoun, di un taccuino che le apparteneva e dove aveva segnato i nomi di alcuni dei più grandi artisti del dopoguerra.

 

Nel corso della serata, Brigitte Benkemoun (Orano, 1959), scrittrice e giornalista franco algerina, dialogherà con Maria Cristina Rodeschini, direttore dell’Accademia Carrara.

 

L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria (T. 328.721727; E. prenotazioni@lacarrara.it).

 

Brigitte Benkemoun, un giorno s’imbatte casualmente in un quaderno mentre è alla ricerca di una nuova agenda e al suo interno trova delle note private risalenti al 1951: venti pagine di numeri di telefono e indirizzi, tra cui quelli di Aragon, Balthus, Brassaï, André Breton, Jean Cocteau, Chagall, Paul Éluard, Leonor Fini e altri artisti tra i più significativi del Novecento. Indagando sulla sua origine, scopre trattarsi della rubrica telefonica di Dora Maar, artista e fotografa, per un periodo anche amante di Picasso.

 

Nelle parole dell’autrice il momento della scoperta: “Chi lo ha venduto aveva eliminato il calendario annuale, dove il vecchio proprietario avrà annotato gli appuntamenti, gli inviti o le note private. Ma nella tasca interna era rimasta una piccola rubrica telefonica. Ho iniziato a sfogliarla. Probabilmente ero sovrappensiero, perché mi ci sono volute tre pagine prima di bloccarmi su un nome: Cocteau! Sì, proprio lui, Cocteau: 36, rue Montpensier! Ricordo di aver sentito un brivido e poi ho sobbalzato scoprendo Chagall: 22, place Dauphine! Allora mi sono messa a scorrere le righe velocemente: Giacometti, Lacan… Poi eccoli uno dopo l’altro: Aragon, Breton, Brassaï, Braque, Balthus, Éluard, Leonor Fini, Leiris, Ponge, Poulenc, Signac, Staël, Sarraute, Tzara… Venti pagine di colonnine in ordine alfabetico con i nomi dei più grandi artisti del dopoguerra”.

 

“In cerca di Dora Maar” è il romanzo in cui la Benkemoun ha condensato i risultati delle ricerche che ha effettuato sull’artista. Un memoir che racconta la sua personalità provocatoria, appassionata ed enigmatica, i suoi amori eccessivi, come quello tormentato con padre del Cubismo, e i rapporti con tutti i grandi protagonisti della cultura del tempo, elencati in modo ordinato nel taccuino.

 

Ai nomi celebri si affiancano quelli meno noti o sconosciuti di artigiani e politici, nobildonne e veterinari, idraulici e psicanalisti, in un affresco vivace e immediato della Parigi della prima metà del Novecento. Al centro di tutto c’è lei, Dora Maar, fotografa dallo sguardo surrealista e dal fascino magnetico, arrivato intatto fino ai giorni nostri.

 

Note biografiche

Brigitte Benkemoun (Orano, 1959), scrittrice e giornalista, ha lavorato per numerose testate ed emittenti televisive francesi. È autrice di La petite fille sur la photo: la guerre d’Algérie à hauteur d’enfant (2012), di Albert le Magnifique (2016) e di Sa vie pour Picasso, Marie-Thérèse Walter (2022). Je suis le carnet de Dora Maar è stato in lizza per il prix Renaudot 2019.

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