Giovedì 5 ottobre 2023, alle ore 20.30, si alza il sipario sulla stagione 2023/2024 del Teatro Filodrammatici di Milano, che proporrà otto mesi di spettacoli, festival, concerti, format originali e molto altro ancora, tutti riuniti attorno al titolo P.A.U.R.A., acronimo di “Pensare A Una Realtà Alternativa”, “una parola così scomoda – affermano Tommaso Amadio e Bruno Fornasari, direttori artistici del Filodrammatici – che cercheremo di esorcizzarla e di trasformarla, attraverso il gioco dell’acronimo, nella volontà di immaginare e perseguire ideali e sogni che sembrino al di là della realtà attuale”.
A inaugurarla sarà The Trials (I processi) della drammaturga inglese Dawn King, in cartellone fino al 15 ottobre, che viene rappresentata in prima assoluta in Italia, dopo l’esordio avvenuto nell’estate del 2022 al Donmar Warehouse di Londra.
La pièce, una produzione dell’Accademia dei Filodrammatici, per la regia di Veronica Cruciani, porta lo spettatore in un futuro molto prossimo, in cui è cominciata la resa dei conti per la ferita inferta dall’umanità all’ambiente.
Fuori l’aria è quasi irrespirabile, la vita è diventata complicata e il futuro lugubre. La generazione dei giovanissimi è chiamata a prendere parte attiva nei “processi” (cui fa riferimento il titolo) a persone che si sono macchiate di crimini contro la sostenibilità.
Queste giurie di ragazzi hanno potere di vita o di morte e le sei ragazze e i sei ragazzi che ci presenta il testo dovranno giudicare tre adulti. Si discuterà animatamente, perché le personalità e le visioni etiche e politiche di questi giovani sono profondamente diverse, e la responsabilità che gli è stata affidata è pesante.
“Le linee di battaglia – afferma Veronica Cruciani – all’interno di questa giuria di dodici ragazzi e ragazze sono chiare: alcuni dei giovani ritengono che tutti gli imputati siano colpevoli perché non hanno agito quando ne avevano la possibilità, altri sostengono che senza umanità e compassione, l’umanità stessa non ha alcuna possibilità futura. Il fulcro del dibattito è sulla crisi climatica, sullo scontro generazionale ma solleva anche delle domande importanti sulla questione della giustizia. Qual è la differenza tra giustizia e vendetta? Possiamo fare una classifica della colpa? Il rimorso può essere un’attenuante? In questo tribunale teatrale le domande sono affrontate senza mezzi termini ma le risposte non sono facili o immediate. The Trials è un testo che funziona come allegoria, ma è anche una esplorazione delle conseguenze che potrebbero accadere se nell’immediato i governi non affronteranno in modo significativo il cambiamento climatico. Questo testo può essere un’ottima base di partenza per una domanda futura ancora più intricata e difficile che tutti noi oggi dovremmo farci: come è possibile promuovere il cambiamento all’interno di un sistema capitalista?”.
Veronica Cruciani. Note biografiche
Regista e attrice, diplomata alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Nel 2003 interpreta e dirige insieme ad Arturo Cirillo il monologo “Le nozze di Antigone” scritto per lei da Ascanio Celestini (testo segnalato al Premio Riccione/ attrice Under 35 finalista ai Premi Ubu). Nel 2004 fonda la Compagnia Veronica Cruciani, con cui conduce un’indagine sul rapporto fra memoria e drammaturgia contemporanea. Nel 2008 con “Il Ritorno” di Sergio Pierattini, di cui è regista e produttrice, lo spettacolo vince il Premio della Critica per il miglior testo italiano e arriva finalista ai Premi Ubu come migliore novità italiana. Nel 2011 produce e dirige “La Palestra” di Giorgio Scianna con Filippo Dini, Arianna Scommegna, Teresa Saponangelo e Fulvio Pepe e nel 2012 “Peli” di Carlotta Corradi.
Nello stesso anno vince il Premio Hystrio-ANCT dell’Associazione Nazionale dei Critici italiani “per lo sguardo, antico e moderno al tempo stesso, con cui ha saputo leggere splendidamente luci e ombre della realtà del nostro tempo”.
Nel 2015 è prodotta dal Teatro Nazionale di Roma firmando la regia del “Preamleto” di Michele Santeramo con protagonisti Massimo Foschi e Manuela Mandracchia e dal Teatro Carcano di Milano per la regia di “Due donne che ballano” di Josep Maria Benet con Maria Paiato e Arianna Scommegna. Nel 2017 firma la regia de “La Bottega del caffè” di R.W.Fassbinder prodotta dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia e “Quasi Grazia” testo di Marcello Fois prodotto da Sardegna Teatro con in scena Michela Murgia nella parte di Grazia Deledda. Nel 2018, debutta con “Accabadora” di Carlotta Corradi con Anna della Rosa tratto dal romanzo di Michela Murgia e prodotto da Teatro Donizetti di Bergamo e TPE. Nel 2019 debutta con lo spettacolo “ Le verità di Bakersfield” di Stephen Sachs con Marina Massironi e Giovanni Franzoni prodotto da Nido di Ragno. Nel 2020 firma la regia “Tina e Alfonsina” di Claudio Fava con Francesca Ciocchetti e Aglaia Mora prodotto dal Teatro Stabile di Catania. Nel 2021 debutta al Festival di Todi con lo spettacolo “La Febbre” di W.Shawn con Federica Fracassi prodotto dal Teatro Nazionale di Roma/ERT. Nel 2022 firma la regia “La Dodicesima Notte” di Shakespeare prodotta dal Teatro Stabile del Veneto. Il 19 Settembre 2022 presso il Teatro Elfo Puccini gli verrà assegnato il premio Hystrio alla Regia 2022 “Per la qualità con cui intende e pratica quotidianamente il teatro, e per la coerenza politica e intellettuale che la contraddistingue, e per l’indipendenza culturale e creativa che dimostra ogni volta”.
La sua ultima regia è “L’Amante” di H. Pinter prodotto dal Teatro della Città di Catania. E’ stata docente di recitazione nella Scuola Civica di Teatro Paolo Grassi di Milano, Accademia dei Filodrammatici di Milano, Accademia teatrale “Carlo Goldoni” del Teatro Stabile del Veneto – teatro nazionale, Officine Pasolini della Regione Lazio, Accademia Stap Brancaccio e Accademia Padiglione Ludwig. Dal 2013 al 2016 è stata direttrice artistica del Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma.
THE TRIALS (I PROCESSI)
di Dawn King
traduzione Monica Capuani
regia Veronica Cruciani
con Sebastiano Amidani, Teresa Noemi Bove, Gloria Busti, Maria Canino, Matteo Chirillo, Michele Correra, Alessandra Curia, Alberto De Gaspari, Caterina Pagliuzzi, Gionata Soncini, Gabriele Spataro, Chiara Terigi
con la partecipazione di Tommaso Amadio, Mariangela Granelli e Valeria Perdonò
scene e costumi Erika Carretta
disegno luci Fabrizio Visconti
drammaturgia sonora John Cascone
contributi video Stefano Capra e Umberto Terruso
assistente alla regia Federica Dominoni
assistente scene e costumi Antonio Spada
produzione Accademia dei Filodrammatici