FRANCO FONTANA. Colore

Info e download

Informazioni

FRANCO FONTANA

Colore

a cura dello Studio Fontana

Brescia, Museo di Santa Giulia (via dei Musei 81/b)

Prorogata fino al 25 agosto

 

Orari

8 marzo – 31 maggio: martedì – domenica, 10 – 18 (ultimo ingresso ore 17.15)

1 giugno – 30 settembre: martedì – domenica, 10 – 19 (ultimo ingresso ore 18.15)

aperto 1° aprile 2024: lunedì dell’Angelo (Pasquetta)

 

 

Ingresso

Intero: 12€

Ridotto: 9€

Speciale: 8€ (under 26, disabili fino al 67%)

Gruppi: 8€

Scuole: 6€

Gratuito per tutti il primo giorno di mostra (8 marzo)

Prevendita: 1€

Il biglietto consente anche l’ingresso alla mostra Maurizio Galimberti. Brescia, Piazza Loggia 1974.

 

Catalogo

Skira Arte

 

Travel Partner

ITALO

Gli intestatari di un biglietto ferroviario ITALO, con destinazioni Brescia, avente data di viaggio precedente e/o successiva al massimo di 7 giorni rispetto alla data dell’ingresso agli Eventi, la possibilità di acquistare un biglietto d’ingresso a prezzo “ridotto” anziché “intero”.

 

Informazioni e prenotazioni

Fondazione Brescia Musei

tel. 030.2977833 – 834 | cup@bresciamusei.com

Ufficio stampa

Ufficio stampa Brescia Photo Festival VII Edizione

CLP Relazioni Pubbliche

Clara Cervia

T. +39 02 36 755 700

clara.cervia@clp1968.it

 

Ufficio stampa

Fondazione Brescia Musei

Francesca Raimondi

T. +39 331 803 9611

raimondi@bresciamusei.com

 

Ufficio stampa

Comune di Brescia

Rossella Prestini

T. +39 338 894 8668

r.prestini@comune.brescia.it

Prorogata fino al 25 agosto 2024

Brescia, Museo di Santa Giulia

Nel 90° compleanno del Maestro modenese, il Brescia Photo Festival celebra uno dei pionieri della fotografia a colori, attraverso una importante monografica che presenta 122 immagini, realizzate tra il 1961 e il 2017.

Il Museo di Santa Giulia a Brescia celebra, con una importante monografica, Franco Fontana (Modena, 1933), uno dei pionieri della fotografia a colori, in occasione del suo novantesimo compleanno.

 

La mostra, in programma fino al 25 agosto 2024, dal titolo Franco Fontana. Colore, curata dallo Studio Fontana, promossa dalla Fondazione Brescia Musei e co-prodotta con Skira Arte, presenterà 122 immagini realizzate tra il 1961 e il 2017.

La mostra è l’esito di un lungo e significativo lavoro di indagine e restauro sulle opere dell’artista, analogiche e digitali, che ha dato vita a un corpus di immagini capace di raccontare il lungo lavoro di Franco Fontana.

 

Franco Fontana. Colore è uno degli appuntamenti più attesi della VII edizione del Brescia Photo Festival, promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana e co-prodotto con Skira Arte, quest’anno declinato attorno al titolo Testimoni, un termine che sottolinea la capacità dei fotografi di documentare il presente favorendo la lettura della nostra storia attraverso il racconto che gli artisti ne fanno traducendolo in opera d’arte che supera i confini del mezzo fotografico.

 

Partendo dall’assunto che, per Fontana, tutto è o diventa paesaggio, la rassegna racconta la ricerca del maestro emiliano attraverso un allestimento, curato dallo studio di architettura Top Tag, che conduce il visitatore verso una progressiva elevazione, iniziando con scene dense di umanità nella prima sezione e culminando in paesaggi quasi astratti nella sezione finale.

 

L’approccio di Franco Fontana alla fotografia avviene alla metà degli anni Cinquanta, quando vaga per la città per documentarne la vita e gli scorci fin dai primi tempi, la scelta radicale del colore. Già dagli anni Sessanta riceve i primi riconoscimenti, come l’invito a partecipare alla terza Biennale del colore a Vienna nel 1961, o la pubblicazione di una delle sue fotografie più conosciute, quella dell’auto rossa a Praga, utilizzata come immagine di copertina dell’annuario di Time-Life e del Frankfurter Allgemeine.

 

Come osserva Caterina Mestrovich nel testo di accompagnamento al catalogo “La grammatica del linguaggio di Fontana si manifesta nitidamente sin dai primi scatti e si mantiene coerente per i successivi decenni: l’estrapolazione di oggetti che grazie a tagli imprevedibili perdono il loro riferimento reale, un’attenzione assoluta per l’equilibrio della composizione, la rigida partizione del campo visivo, la ricerca di geometrie e giochi di linee, l’uso ingannevole della prospettiva e l’appiattimento della profondità di campo”.

La scelta in controtendenza rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi è stata quella di rendere protagonista il colore non come mezzo, ma come messaggio, non come fatto casuale, ma come attore principale della scena. Il colore era infatti ritenuto retaggio della pubblicità, del giornalismo e dei souvenir di famiglia, parte quindi di un mondo prettamente commerciale o da dilettanti, da cui ogni seria produzione artistica doveva prendere le distanze.

 

Il percorso espositivo della grande monografica bresciana, suddiviso in 4 sezioni, si apre con People, che documenta la sua ricerca sui “paesaggi umani”, ovvero sulla presenza della figura umana nelle sue fotografie. Riconducibili agli anni Ottanta sono i suoi Frammenti, dove il paesaggio urbano si allarga per consentire anche alle persone di entrare in gioco come elemento, o almeno a parti di esse, tronchi senza testa, gambe, braccia, dettagli di coloratissimi vestiti, così come le Piscine, in cui Fontana si sbizzarrisce in composizioni in cui le parti del corpo diventano oggetti che si stagliano sul fondo azzurro metafisico della piscina.

In Paesaggi urbani, la mostra esplora scenari e oggetti còlti da una prospettiva particolare. In questo caso, sono edifici, scorci cittadini, dettagli come graffiti, palme, elementi decorativi a diventare protagonisti della scena. Con questo gruppo di lavori, il linguaggio di Fontana raggiunge la sua piena maturità.

Le superfici nette, le geometrie e i colori sgargianti di New York, di Los Angeles, di San Francisco sono uno stacco visivo rispetto al panorama urbano italiano e ispirano a Fontana opere in cui diversi piani di profondità vengono appiattiti. Oggetti vicini e lontani appaiono uno accanto all’altro come parti di un dipinto astratto o di una scena metafisica.

La rassegna prosegue con la sezione Asfalti nella quale l’artista emiliano dà forma a un nuovo paesaggio, quello delle autostrade e delle superfici asfaltate.

In questa serie di fotografie, nata in maniera casuale negli anni settanta, ma continuamente approfondita fino al 2005, i protagonisti sono gli orizzonti così come i loro complementi, siano essi segnali stradali, linee di verniciatura o fessure sulla strada. Fontana non ha solo notato le sfumature, la grafica e le texture inaspettate delle pavimentazioni stradali di tutto il mondo ma, puntando il suo obiettivo su di esse, ne trasfigura la superficie rivelandone l’unicità e la sorprendente bellezza.

L’esposizione si completa con Paesaggi, che documenta l’indagine di Fontana sul paesaggio naturale. Le immagini, catturate durante i suoi viaggi intorno al mondo (in particolare nel sud Italia), si caratterizzano per l’intenso contrasto tra colori e geometrie composte sulla luce dove Fontana crea un effetto straniante, al punto che chi guarda queste immagini fatica a capire se si tratti di una fotografia o di un dipinto.

 

Conclude il percorso una video intervista al fotografo prodotta da Bridge Consulting ProStudio Fontana che consentirà una miglior conoscenza dell’uomo e dell’artista.

 

Per tutti i visitatori il primo giorno di apertura la mostra Franco Fontana. Colore sarà visitabile gratuitamente.

 

La visita della mostra sarà accompagnata da una colonna sonora ideata appositamente da Ivano Giordano, che il pubblico potrà ascoltare accedendo gratuitamente a YouTube tramite il proprio device.

Molte le occasioni di approfondimento e di educazione al patrimonio ideate e organizzate da Fondazione Brescia Musei per adulti e bambini e per le scuole di ogni ordine e grado.

 

Accompagna la mostra un ricco catalogo edito da Skira Arte, con una prefazione di Nicolas Ballario e un testo critico di Caterina Mestrovich.

 

Educational Partner della mostra è Pedrali, partner della promozione è l’Associazione Abbonamento Musei.

Al progetto espositivo dedicato all’arte del grande fotografo internazionale ha aderito anche l’associazione Cibodimezzo, che riunisce un numero significativo di rinomati ristoranti del territorio, i cui chef dedicheranno, nei menù di primavera, un piatto ispirato proprio al Colore. Una iniziativa originale per promuovere la mostra sul territorio, coinvolgendo le eccellenze del mondo della ristorazione locale.

 

Con la mostra Franco Fontana. Colore Fondazione Brescia Musei rinnova il proprio ruolo nella valorizzazione della grande fotografia italiana a livello internazionale con una straordinaria monografica che rende la misura della grandezza di questo Maestro della fotografia. Esprimo la nostra soddisfazione per il quarto progetto espositivo fotografico di grande respiro, in partnership con l’editore Skira, e ringrazio lo Studio Franco Fontana e lo studio di architettura Top Tag per l’eccellente contributo al progetto. Con questa mostra il museo di Santa giulia si colloca nel panorama dei grandi centri espositivi della fotografia europea.

Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei

 

Skira Arte è da tempo un punto di riferimento tra i produttori di mostre, grazie al suo approccio che combina la qualità scientifica, con percorsi espositivi che offrono racconti capaci di coinvolgere ampie fette di pubblico: dall’esperto all’appassionato, dal neofita al giovane che si avvicina per la prima volta a una mostra. Franco Fontana. Colore rientra perfettamente in questo disegno coniugando le immagini di uno dei protagonisti della fotografia non solo italiana e un catalogo che ne raccoglie la forza e le emozioni che suscitano nel visitatore.

Catherine Castillon, CEO di Skira Arte

 

L’intento del progetto Franco Fontana. Colore è di offrire ai visitatori non solo un’esperienza di Arte fotografica ai massimi livelli ma anche un momento emozionale intenso in un contesto

estetico e allestitivo massimamente curato. La mostra inoltre travalica il suo tempo grazie ad una pubblicazione che consente di portarsi con sé la magia dell’esperienza frontale con le opere e di poterla salvaguardare nel proprio cassetto delle meraviglie. Franco Fontana in questo senso è poesia allo stato puro e va approcciato con cuore e spirito aperti ad uno sguardo più profondo di quello dei soli occhi.

Gabriele Accornero, Advisor Franco Fontana Studio

 

Dopo la proficua collaborazione in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura Abbonamento Musei si conferma ancora una volta al fianco di Fondazione Brescia Musei per la promozione della mostra Franco Fontana. Colore, nell’ambito della VII edizione del Brescia Photofestival. Questa sinergia sottolinea ancora una volta la mission comune di Abbonamento Musei e della Fondazione, volta a fare della visita ai musei e alle mostre un valore da coltivare quotidianamente e, allo stesso tempo, a rinsaldare la relazione tra le persone e i luoghi di cultura.

Simona Ricci, Direttrice Associazione Abbonamento Musei

 

FRANCO FONTANA BIOGRAFIA

Franco Fontana, è nato a Modena nel 1933, dove tuttora vive, e ha iniziato ad interessarsi di fotografia fin dagli anni ’50, concentrando la sua ricerca sul colore. A Modena ha partecipato al Circolo Fotografico Modenese nel 1961e nello stesso anno ha esposto per la prima volta alla Terza Biennale Internazionale del Colore di Vienna. Le sue prime mostre personali si sono tenute nel 1965 a Torino e nel 1968 a Modena, segnando un momento cruciale per la sua carriera. Da allora, ha esposto ininterrottamente in gallerie e istituzioni in Italia e all’estero, ottenendo riconoscimenti e consensi. La sua carriera conta oltre 300 mostre in Italia e all’estero, tra cui esposizioni significative in Brasile, Svizzera, Francia, Spagna, e Corea del Sud.

Ha collaborato per campagne pubblicitarie e calendari con numerose società tra cui marchi prestigiosi come Artemide, Fiat, Versace. Le sue opere sono state pubblicate su riviste internazionali, consolidando la sua reputazione a livello globale. Ha ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti, tra cui il Ragno d’oro Unesco per l’arte nel 1984 e il titolo di “Maestro della Fotografia Italiana” nel 1988. Nel 2000, ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Nel 2021, è stato premiato con il Premio Hemingway. Il suo primo libro, “Modena una città”, pubblicato nel 1970, è stato seguito da altri oltre 100 volumi. Le sue opere sono presenti in collezioni di oltre 50 musei pubblici e gallerie private a livello nazionale e internazionale e nel corso della sua carriera è stato chiamato a dirigere workshop di fotografia in scuole e università di tutto il mondo, contribuendo alla formazione di nuovi talenti.

La sua influenza nella fotografia contemporanea è evidente, e la sua dedizione all’esplorazione del colore ha contribuito in modo significativo al panorama artistico internazionale.

 

……………………………………………….

La Fondazione Brescia Musei è una fondazione di partecipazione pubblico–privata presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Fanno parte di Fondazione Brescia Musei Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Museo delle Armi Luigi Marzoli, Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, Castello di Brescia Falco d’Italia e Cinema Nuovo Eden. Fondazione Brescia Musei è con Pinacoteca Tosio Martinengo e Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, ente capofila della Rete dell’800 Lombardo. I Musei Civici di Brescia sono inclusi nell’offerta di Associazione Abbonamento Musei.

Questo sito utilizza cookie tecnici. Utilizzando il sito ne accetti l'utilizzo. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi