FRANCESCO LONDONIO E LA TRADIZIONE DEI PRESEPI DI CARTA

Info e download

Informazioni

FRANCESCO LONDONIO E LA TRADIZIONE DEI PRESEPI DI CARTA
Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3)
1° dicembre 2023 – 28 gennaio 2024

 

Orari: martedì-domenica, ore 10.00-18.00
La biglietteria chiude alle ore 17.30

 

Informazioni: T. +39 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it

 

Catalogo: Dario Cimorelli Editore

 

Social

FB @MuseoDiocesanoMilano
IG @museodiocesanomilano
TW @MUDIMilano
Spotify MuDiMi – Museo Diocesano Milano
Youtube Museo Diocesano Milano

#MuseoDiocesanoMilano #MuDiMi

Ufficio stampa

CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco | T. +39 02 36755700 | M. +39 349 6107625 anna.defrancesco@clp1968.it | www.clp1968.it

 

01.12.2023 28.01.2024

Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini

La mostra ripercorre la storia di questa particolare forma d’arte, attraverso grafiche e dipinti dell’autore milanese, oltre al suo capolavoro, il Presepe del Gernetto, esposto per la prima volta dopo il suo restauro.

 

La rassegna celebra la nascita del Presepe, avvenuta per opera di San Francesco d’Assisi nel 1223 e quella di Francesco Londonio (1723-1783).

 

A cura di Alessia Alberti e Alessia Devitini

Dal 1° dicembre 2023 al 28 gennaio 2024, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita una mostra che ricostruisce la ricca tradizione dei presepi di carta, a partire dalla figura di Francesco Londonio (1723-1783), pittore e incisore milanese quasi esclusivamente legato a temi bucolici e pastorali e autore del Presepe del Gernetto, uno dei capolavori di quella particolare tipologia, conservato proprio al Museo Diocesano di Milano.

La rassegna, che comprende circa quaranta opere oltre al presepe della collezione del Museo Diocesano, curata da Alessia Alberti, conservatrice del Gabinetto dei Disegni e Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” del Castello Sforzesco di Milano e Alessia Devitini, conservatrice del Museo Diocesano di Milano, organizzata in collaborazione con le Raccolte Grafiche e le Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano, col patrocinio di Regione Lombardia, sponsor Comieco, Ispe, Associazione Consiglieri Lombardia, celebra un doppio anniversario, ovvero l’ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe, avvenuta a opera di San Francesco a Greccio nel 1223 e il terzo centenario dalla nascita di Londonio.

Il percorso espositivo prende avvio con un nucleo di opere di Francesco Londonio, esempio della sua attività pittorica e grafica interamente dedicata al mondo pastorale: sono stati selezionati dipinti, studi e disegni, provenienti dalla Pinacoteca e dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, che illustrano temi e motivi di quella “formula” che riflette la visione del mondo tipica dell’artista, sospesa fra Arcadia e Illuminismo; da qui scaturisce ‘naturalmente’ la sua produzione di presepi di carta. Il confronto fra questo nucleo e il Presepe del Gernetto del Museo Diocesano permette di comprendere come la sua attività legata ai presepi non sia un semplice passatempo ma venga da lui considerata al pari della sua produzione più impegnata.

Sono esposte in questa sezione anche una serie di acqueforti tutte incentrate sul mondo agreste e destinate al Conte Giacomo Mellerio, committente del Presepe del Gernetto.

Proprio a partire dai primi esempi realizzati da Francesco Londonio, i presepi di carta si diffondono in Lombardia e dai suoi modelli prende avvio una tradizione di presepi da ritagliare, documentata dalle opere della Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli, che ne confermano il perdurare della fortuna, dal Settecento fino all’inizio del XX secolo. Gli esemplari più antichi, incisi all’acquaforte e colorati a mano, risalgono al tempo di Londonio e sono legati alla produzione degli editori Remondini. In mostra anche una serie di cartoline di auguri e di biglietti pop-up di varie epoche, nella quale i presepi e la carta restano i protagonisti.

L’iniziativa si completa con la grande teca che ospita il Presepe del Gernetto, per la prima volta esposto interamente restaurato.

L’opera, che deve il nome alla villa Gernetto a Lesmo, in Brianza, per la quale fu realizzata, probabilmente su commissione del conte Giacomo Mellerio intorno agli anni sessanta-settanta del Settecento, si compone di circa 60 figure – tra le quali la Sacra Famiglia con i re Magi, pastori, paggi, fanciulli, contadini e animali – dipinte a tempera su carta e cartoncino sagomati.

Catalogo Dario Cimorelli Editore.

Questo sito utilizza cookie tecnici. Utilizzando il sito ne accetti l'utilizzo. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi