Giunta alla sua V edizione, l’iniziativa promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Ma.Co.f – Centro della fotografia italiana, con la curatela artistica di Renato Corsini, verte sul tema Le forme del ritratto, consolidando nuovamente la città di Brescia quale uno dei centri propulsivi di quest’arte.
Il fulcro del Brescia Photo Festival è il Museo di Santa Giulia, epicentro culturale cittadino gestito dalla Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov, Istituzione produttrice dell’intera manifestazione.
La kermesse si dispiega in vari luoghi della città e della provincia, tra cui la Pinacoteca Tosio Martinengo, il Mo.Ca. – Centro per le Nuove Culture, il Museo Civico di Scienze Naturali, la Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago del Garda e la Cantina Guido Berlucchi di Corte Franca.
“Una nuova edizione del Brescia Photo Festival sta per prendere il via”, commenta la Vicesindaco e Assessore alla Cultura Laura Castelletti. “E anche questa volta si profila una kermesse di alto profilo e vasto interesse, a partire dal tema guida del ritratto, che sin dall’antichità è fra quelli che maggiormente hanno catturato l’attenzione sia degli artisti sia degli osservatori. Tra grandi maestri e talenti emergenti, immersi in immagini realizzate ancora e soprattutto con la tecnica analogica, spaziando dal Museo di Santa Giulia al Ma.Co.F e oltre, anche il festival 2022 sarà un gran bel viaggio nel mondo sempre più seguito, innovativo e emozionante della fotografia”.
“L’organizzazione del Brescia Photo Festival costituisce un forte impegno per la Fondazione Brescia Musei che produce l’intera manifestazione collaborando con il Ma.Co.f dal punto di vista artistico e dispiegando tutte le competenze museali al servizio dell’organizzazione di un evento di livello internazionale quale è ormai diventato il nostro Festival”, dichiara Francesca Bazoli, Presidente di Fondazione Brescia Musei. “Si tratta di un importante consolidamento della funzione della nostra Fondazione, un efficace aggregatore di competenze che sono al servizio della cultura cittadina, contribuendo non solo dunque all’animazione e alla valorizzazione dei musei, ma anche all’affermazione di una strategia di cultura che esce dagli spazi museali e alimenta con i propri contenuti il paesaggio culturale di questa città. Questo tipo di funzioni dimostra il ruolo maturo di una fondazione museale che, oltre alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio, investe anche sulla partecipazione alle vicende artistico-culturali della città”.
Museo di Santa Giulia
PROROGATE FINO AL 28 AGOSTO
Tra gli appuntamenti di maggior richiamo internazionale, la mostra WESTON. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi, la grande monografica, allestita al Museo di Santa Giulia, dedicata a Edward Weston (1886-1958), uno dei maestri della fotografia del Novecento, le cui opere sono esposte per la prima volta in Italia a fianco di quelle dei figli Brett e Cole e della nipote Cara.
L’esposizione, curata da Filippo Maggia, promossa da Fondazione Brescia Musei e Skira e progettata in stretta sinergia con la famiglia Weston, propone oltre 80 capolavori, tra cui 40 del solo Edward, con i suoi lavori più significativi: dai nudi plastici, dalle dune di sabbia, dagli oggetti trasformati in sculture sino ai celebri vegetable – peperoni, carciofi, cavoli – e dalle conchiglie inquadrate in primissimo piano.
Paragonata dalla critica alla pittura e alla scultura, la fotografia di Edward Weston è l’espressione di una ricerca ostinata della purezza, nelle forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura.
Aspetto d’eccellenza che caratterizza l’esposizione è stata l’opportunità di lavorare a stretto contatto con la famiglia Weston. La totalità delle immagini di Edward presenti in mostra è stata stampata dalla famiglia: alcuni scatti da lui stesso, altri dal figlio Cole, seguendo le istruzioni trasferite dal padre. Negli ultimi anni della malattia del maestro, i figli lo hanno infatti assistito in camera oscura, dando in questo modo vita ad una delle collezioni più organiche del ‘900, con cui Fondazione Brescia Musei ha avuto l’onore di potersi confrontare.
“Il Brescia Photo Festival 2022 – V edizione – volge lo sguardo a un tema fondamentale nella storia della fotografia quale è il ritratto”, afferma il Direttore della Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov. “Quasi tutti i fotografi si sono dedicati, prima o dopo, a questo soggetto così importante nel plasmare il linguaggio fotografico. Era doveroso, in un’edizione “della maturità” di questo Brescia Photo Festival, affrontare il tema. Fondazione Brescia Musei lo fa con la straordinaria mostra di uno dei più originali innovatori di quest’arte del Novecento. Edward Weston viene così proposto a Brescia in un’originale produzione che, per la prima volta, mette in scena anche i figli Brett e Cole e la nipote Cara in un progetto unitario, che peraltro è frutto della progettazione avvenuta direttamente con la nipote che straordinariamente sarà presente al vernissage. Un’occasione unica, insieme alle tante altre mostre in scena a Brescia dal 31 marzo, per esplorare la vocazione fotografica di Brescia e mettere ulteriormente alla prova le competenze della Fondazione Brescia Musei”.
Oltre ai Weston, al Museo di Santa Giulia, è allestita la mostra Lo sguardo restituito sulla storia del ritratto dal dagherrotipo al selfie, a cura di Renato Corsini e Tatiana Agliani, un lungo viaggio tra le varie declinazioni del genere ritrattistico, dai primi del Novecento ai selfie, attraverso le fotografie di anonimi autori e grandi maestri quali Steve McCurry, Sebastião Salgado, Ugo Mulas, Gian Paolo Barbieri, Alberto Korda, Edward S. Curtis e molti altri.
“Il ritratto rappresenta, fin dalla sua nascita, il motivo predominante nella Storia della fotografia”, commenta Renato Corsini, curatore del festival. “Nato come alternativa alla rappresentazione pittorica del soggetto, il ritratto fotografico ha immediatamente riscosso un grande interesse. Affrontare il tema ci consente di indagare l’uso della fotografia nella sua evoluzione, partendo dalle sperimentazioni della prima metà dell’800 per arrivare fino all’attuale rito dei selfie.
Il diverso uso del linguaggio fotografico da parte degli autori che esponiamo, è testimonianza della creatività che ruota intorno a questa forma d’arte”.
Pinacoteca Tosio Martinengo
PROROGATA FINO AL 28 AGOSTO
Nella nuova Pinacoteca Tosio Martinengo si potrà ammirare un insolito dialogo tra collezionisti che hanno fatto la storia: Peggy e Paolo. Una passione senza tempo. Il Brescia Photo Festival mette infatti in scena un inedito dialogo tra Paolo Tosio e Peggy Guggenheim, in un celebre scatto di Gianni Berengo Gardin: a distanza di più di un secolo, l’uno dall’altra, due collezionisti affidano al ritratto la memoria della loro passione. Un progetto one-off dedicata che Gianni Berengo Gardin dedica a Peggy Guggenheim, fotografata nella sua dimora veneziana a Palazzo Venier dei Leoni, sullo sfondo una scultura di Calder. Di fronte a lei, di Luigi Basiletti, il Ritratto del conte Paolo Tosio, il mecenate illuminato grazie al cui lascito, 170 anni fa, nel 1851, la città di Brescia inaugurò la prima galleria civica d’arte contemporanea in Italia, oggi la Pinacoteca Tosio Martinengo, recentemente aperta nuovamente al pubblico dopo un’importante operazione di riallestimento di sette sale e della sezione dedicata alle opere del ‘700.
Al grande maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin è dedicata anche la serata di giovedì 31 marzo al cinema Nuovo Eden, quando, in occasione dell’apertura del Brescia Photo Festival, è in programma in prima visione per Brescia, il film Il ragazzo con la Leica. 60 anni d’Italia nello sguardo di Gianni Berengo Gardin, di Daniele Cini e Claudia Pampinella.
“Brescia Photo Festival è ormai diventato un appuntamento di grande richiamo, molto atteso da tutti gli amanti della fotografia, davvero apprezzato dagli addetti ai lavori”, dichiara il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono. “La kermesse, nata nel 2017 da una lungimirante intuizione di Renato Corsini che ho appoggiato con grande entusiasmo, ha goduto, negli anni scorsi, di un notevole successo di pubblico. Per Brescia si tratta di una scommessa vinta, che dimostra la capacità della nostra città di misurarsi con sfide ambiziose nel campo dell’arte e della cultura. L’edizione di quest’anno, dedicata all’affascinante ed entusiasmante tema del ritratto, ospiterà eventi di grande richiamo come la mostra monografica dedicata alla dinastia Weston e come l’esposizione a cura di Renato Corsini in occasione nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. L’edizione 2022 sarà quindi un’esperienza unica e suggestiva, capace di regalare grandi emozioni”.