VERSO IL “NUOVO” CASTELLO BUFALINI

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CASTELLO BUFALINI
San Giustino (PG), via Largo Crociani, 3

 

Informazioni:
T. 075.856115
E, drm-umb.castellobufalini@cultura.gov.it
W. www.musei.umbria.beniculturali.it/musei/castello-bufalini-san-giustino/

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17 giugno 2024

San Giustino (PG), Castello Bufalini

Il futuro di uno dei rari esempi di dimore storiche signorili giunto a noi pressoché integro e conservato in tutte le sue componenti architettoniche e storico-artistiche, sia negli arredi, sia nelle suppellettili e perfino nell’archivio familiare.

 

Durante la giornata di studi di lunedì 17 giugno, sono stati presentati i progetti di riqualificazione degli spazi esterni e di riallestimento e wayfinding dell’interno, finanziati dal Ministero della Cultura con il Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali e firmati dallo studio Migliore+Servetto.

Nel comune di San Giustino (PG), sul confine che separa l’Umbria dalla Toscana, a pochi chilometri da Sansepolcro, sorge il Castello Bufalini, raro esempio di dimora storica signorile pressoché integra, conservata in tutte le sue componenti architettoniche e storico-artistiche, sia negli arredi, sia nelle suppellettili e perfino nell’archivio familiare, circondata da un ampio parco, costituito da un giardino “all’italiana” al quale si affiancano limonaie, giochi di fontane e un labirinto vegetale.

 

Il Castello Bufalini sarà oggetto nei prossimi mesi di una serie di lavori di riqualificazione degli spazi esterni e interni, finanziati dal Ministero della Cultura (MiC), attraverso il Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali che punta al rilancio della competitività territoriale del Paese con interventi e investimenti su beni e siti di notevole interesse e importanza nazionale per i quali si rende necessario e urgente realizzare progetti organici di tutela, riordino, valorizzazione e promozione culturale, anche al fine di incrementarne l’offerta e la domanda di fruizione.

 

Per Castello Bufalini sono stati previsti 2.500.000 euro, che sono andati a sommarsi ad altri finanziamenti stanziati negli ultimi tre anni dal MiC per la manutenzione straordinaria del sito e della sua collezione, per un totale di 5.000.000 di euro di investimento.

Il Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali ha preso avvio a Castello Bufalini nella primavera 2023 con la definizione del concept dell’intervento e ha coinvolto nella fase progettuale lo studio milanese Migliore+Servetto.

I lavori di riallestimento, che occuperanno nei vari stralci aree diverse del sito, evitandone la chiusura totale, sono programmati a partire dal 2025 e termineranno entro il 2026, riconsegnando alla pubblica fruizione un patrimonio prezioso potenziato nei suoi punti di forza e curato in ogni dettaglio, senza trascurare l’accessibilità e l’inclusione.

Di questi interventi e del futuro di Castello Bufalini si è parlato nel corso di una giornata di studi, dal titolo Verso il “nuovo” Castello Bufalini che si è tenuta lunedì 17 giugno 2024, in cui è stato illustrato lo stato dell’arte delle ricerche storiche relative al giardino, alle fontane e ai giochi d’acqua, e alle vicende costruttive che hanno coinvolto architetti fiorentini di impronta sangallesca, tra i quali Giovanni di Alesso detto Nanni Unghero.

Il convegno ha altresì fornito l’occasione per delineare le future linee programmatiche del Castello, attraverso le comunicazioni, tra gli altri, di Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura, di Costantino D’Orazio, Direttore dei Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, di Veruska Picchiarelli, Direttore scientifico di Castello Bufalini.

 

“Grazie ai fondi del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Mic – commenta il Direttore generale Musei, Prof. Massimo Osanna – Castello Bufalini diventa protagonista di un grande piano di interventi, che mira, con organicità, a recuperarne e valorizzarne integralmente tutti gli aspetti. Saranno infatti restaurate le componenti architettoniche e decorative della dimora cinquecentesca; sarà inoltre riqualificato il giardino “all’italiana”, uno dei più significativi dell’Umbria, con il suo sistema di fontane; sarà infine rinnovata la fruizione degli spazi interni, attraverso l’ampliamento delle aree di visita e il riallestimento degli arredi e della ricchissima collezione della famiglia, straordinariamente conservata. Ci troviamo di fronte a un progetto di ampio respiro, a una buona pratica che unisce i temi di tutela e conservazione a quelli di fruizione e miglioramento dell’accessibilità, traendo la propria forza nella ricerca e nel dialogo costante tra le diverse discipline: un nuovo importante passo nel percorso, costante, di valorizzazione del nostro Sistema Museale Nazionale”.

 

“L’unicità di Castello Bufalini – afferma Costantino D’Orazio, direttore dei Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria – sta nel suo essere uno straordinario contenitore di storie. Il progetto di riallestimento e riqualificazione finanziato dal Ministero della Cultura tramite il Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali permetterà di raccontare queste storie in modo più entusiasmante, aprendole alla contemporaneità”.

“Un primo stralcio dei lavori – prosegue Costantino D’Orazio -, che sta per concludersi, consentirà inoltre di avere a disposizione degli spazi per mostre temporanee, da utilizzare per valorizzare la collezione museale e per ospitare eventi espositivi capaci di creare sinergie e contaminazioni fra epoche, arti e linguaggi”.

 

“Prendersi cura di Castello Bufalini – ricorda Veruska Picchiarelli, direttore scientifico di Castello Bufalini – rappresenta una sfida affascinante, perché ci si trova al cospetto di una realtà museale ricca e complessa. Il giardino all’italiana con il suo labirinto, gli straordinari affreschi di Cristofano Gherardi, una collezione di 1300 opere, l’archivio storico e una struttura architettonica unica, per la quale si ipotizza ora un intervento progettuale di Antonio da Sangallo il Giovane, necessitano di azioni specifiche di tutela e valorizzazione. Le stiamo portando avanti sulla base di un rigoroso approccio scientifico e nel segno della condivisione, con le migliori professionalità e con le forze di un territorio che percepisce davvero il Castello come bene comune”.

 

 

Una prima fase di lavori si è già conclusa con i restauri che hanno interessato gli affreschi dei saloni, realizzati dall’artista cinquecentesco Cristofano Gherardi, collaboratore di Giorgio Vasari a Palazzo Vecchio a Firenze e in numerose imprese extrafiorentine, che in Castello Bufalini ha lasciato alcuni dei suoi capolavori, decorando con il suo brillante ed estroso stile manierista la Sala degli Dei pagani, la Sala di Prometeo, la Stufetta degli Amori di Giove e soprattutto la Sala dei Fatti romani per cui realizzò anche gli stucchi.

 

Il rapporto che lega l’arte e il Castello Bufalini non si limita a preesistenze antiche, ma prosegue fino a raggiungere l’età contemporanea. Ne è un esempio la mostra temporanea di Giuseppe Gallo, ospitata dal 23 giugno al 6 ottobre 2024 nel loggiato, inserita nel palinsesto de La sottile linea d’Umbria, manifestazione realizzata in collaborazione con la Regione Umbria e con il sostegno della Consulta delle Fondazioni di Origine Bancaria Umbre, che si propone di animare i quattordici musei statali diffusi su tutto il territorio regionale attraverso esposizioni di arte contemporanea, allargando il proprio raggio d’azione anche a molte altre realtà culturali della regione, al fine di costruire un inedito circuito nel quale collaboreranno alcune tra le più attive istituzioni umbre.

Fino al 6 ottobre, anche il Castello Bufalini potrà essere visitato con l’acquisto nel nuovo biglietto unico dei Musei Nazionali dell’Umbria (15 euro intero/10 euro ridotto).

A questa iniziativa si aggiunge l’intervento a carattere permanente dell’artista friulano Matteo Attruia (1973) che ha progettato l’opera UNA STORIA (V)ERA, che sarà installata prossimamente sul muro di cinta del Castello.

Il futuro di Castello Bufalini passa attraverso i lavori di riqualificazione del giardino all’italiana, in particolare sul frutteto e il roseto, sul cosiddetto “voltabotte”, ovvero il lungo corridoio verde coperto di viburno, che collega la vecchia limonaia con un belvedere realizzato nel Settecento, elemento caratterizzante del giardino “capriccioso” manierista. Gli interventi nel “giardino segreto”, così soprannominato perché costituiva la parte più privata del parco, un angolo in cui ci si poteva rifugiare per riposare, leggere, giocare o conversare, riguarderanno il restauro e la rimessa in funzione di alcune fra le diciassette vasche di varia tipologia che compongono il singolare sistema di fontane del parco, tra le quali un ninfeo, una peschiera e una grande vasca interrata con un gioco d’acqua.

 

I lavori più importanti riguarderanno l’interno del castello, con un nuovo allestimento e il rinnovato sistema di segnaletica (wayfinding).

Il progetto, firmato dallo studio milanese Migliore+Servetto mira a inserirsi con leggerezza nel contesto storico e prevede il riallestimento di 1470 mq che, oltre agli spazi interni del piano terra, del primo piano, del piano nobile, delle cantine, comprendono anche gli spazi esterni del cortile e del loggiato al primo piano, con una splendida visione sulle colline umbre e sui 9500 mq del giardino all’italiana che circonda il castello.

Il concept creativo nasce dalla volontà di semplificare i percorsi costruendo molteplici livelli di narrazione, capaci di offrire allo stesso tempo la lettura dell’architettura storica in relazione al territorio umbro, la valorizzazione degli affreschi di Cristofano Gherardi e un focus sulle suppellettili e gli arredi storici, come espressione dell’evoluzione delle modalità d’uso degli spazi. Il tutto seguendo il fil rouge delle vicende che vedono protagonista la famiglia Bufalini e permeano l’identità del luogo e del territorio.

 

“I musei, i luoghi di cultura devono parlare, raccontare, devono diventare come un teatro dove la gente va per ritrovarsi e confrontarsi. – spiega Ico Migliore – È con questa idea che ci siamo approcciati al progetto del Castello Bufalini, un luogo denso di memoria storica e con un profondo legame con il territorio umbro”.

“Abbiamo sviluppato questo progetto – aggiunge Mara Servetto – con la forte volontà di valorizzare il castello come bene storico. Nelle 29 sale lungo le quali si sviluppa il percorso abbiamo lavorato molto sul concetto di stratificazione nel rispetto della preesistenza, del suo legame con la storia, enfatizzando i racconti di cui è portatrice, amplificando il legame con tutto il territorio circostante”.

 

La tecnologia gioca poi un ruolo fondamentale nel definire l’accessibilità e la narrazione con lo scopo di rendere il progetto ambientale a 360°: interazioni dinamiche, scenari emozionali, innovativi sistemi multimediali sono pensati per rendere il percorso più fruibile e fortemente personalizzabile, favorendo così diversi gradi e tempi di approfondimento.

Il progetto di wayfinding, inoltre, è concepito per fondersi armoniosamente con la multimedialità, grazie a un sistema di QR code e a un’applicazione dedicata che danno la possibilità di approfondire e personalizzare il percorso a livello visivo e sonoro. Gli elementi grafici garantiranno una comprensione intuitiva e fluida di spazi e itinerari, a sostegno della visita, aggiungendo un livello di comprensione aperto e accessibile a tutti per stimolare curiosità e scoperta.

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