Giovedì 2 maggio 2024, alle ore 19.30, il Ristorante Alchimia a Chiasso (Svizzera) ospita una cena futurista, a cura dello chef Stefano Oro, con piatti realizzati seguendo le ricette pubblicate nel testo storico di Cucina futurista.
L’iniziativa è uno degli eventi collaterali della mostra FORTUNATO DEPERO e GILBERT CLAVEL. futurismo = sperimentazione. ARTOPOLI, in corso fino al 5 maggio al m.a.x. museo di Chiasso, che analizza il rapporto di collaborazione tra lo studioso svizzero Gilbert Clavel (1883 – 1927) e il futurista italiano Fortunato Depero (1892 – 1960).
Ogni pietanza sarà accompagnata dalle descrizioni di Guido Andrea Pautasso, importante studioso del Futurismo e della cucina futurista, riguardante l’autore e la ricetta, il tutto accompagnato da una colonna sonora di musiche futuriste.
È gradito outfit futurista.
La “rivoluzione cucinaria” di Filippo Tommaso Marinetti, in anticipo sui tempi, proponeva “allo scopo alto, nobile ed utile a tutti di modificare radicalmente l’alimentazione fortificandola, dinamizzandola e spiritualizzandola con nuovissime vivande in cui l’esperienza, l’intelligenza e la fantasia sostituissero “economicamente la quantità, la banalità, la ripetizione e il costo”. Artefici della Cucina futurista erano cuochi ed artisti che inseguendo il mito della modernità a tavola invocavano l’avvento delle vivande sintetiche e artificiali, e della diffusione per mezzo della radio di “onde nutrienti”.
La Cena futurista sarà preceduta, giovedì 2 maggio alle ore 16.30, alla Biblioteca comunale di Chiasso, dalla presentazione del libro recentemente pubblicato, dal titolo: Capri proibita (1909-1959). Artisti eccentrici, marziani e amori disordinati a Capri (Aspis Edizioni, Milano 2024), alla presenza dell’autore Guido Andrea Pautasso, di Camilla Scarpa (Aspis Edizioni) e Federico Zanoner, responsabile della Casa d’arte futurista Depero di Rovereto.
L’esposizione al m.a.x. museo, curata da Luigi Sansone e Nicoletta Ossanna Cavadini, che presenta oltre duecento opere tra bozzetti, studi, schizzi, dipinti e marionette di legno, arazzi, una maquette, fotografie vintage e lettere (alcune delle quali inedite), che mettono in rilievo l’intensa relazione fra la concezione estetica di Clavel e l’opera di Depero, è l’esito di una singolare indagine scientifica e di una proficua collaborazione internazionale con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, nonché con diverse istituzioni svizzere e collezioni private italiane.
In particolare, viene esaminato l’apporto di DEPERO e CLAVEL nel contesto della colonia artistica formatasi a Capri e Anacapri nel secondo decennio del Novecento denominata Artopoli, frequentata attivamente da Filippo Tommaso Marinetti, Benedetta Cappa, Enrico Prampolini, Francesco Cangiullo, Julius Evola e per un breve periodo anche da Pablo Picasso e Jean Cocteau, senza dimenticare Michele Semenov, Sergej Djaghilev e il ballerino Léonide Massine.
La rassegna si concentra sulla ricerca pittorica e intellettuale di Depero, a partire dall’incontro con Clavel, avvenuto a Roma nel 1916, dal quale nacque un’amicizia fraterna testimoniata da numerose lettere, documenti e ritratti, e documenti inediti emersi durante la ricerca. La complicità artistica e intellettuale tra Depero-Clavel sfociò nella creazione di numerosi progetti innovativi. Centrale risulta il rapporto di Depero con la Torre Fornillo a Positano, suggestivo edificio di proprietà di Clavel, luogo di arte, poesia e sperimentazione.
Dagli studi per costumi e scenografie realizzati per Le chant du rossignol con musiche di Igor Stravinskij e commissionati da Sergej Djaghilev, le vite di Fortunato Depero e Gilbert Clavel si intrecciano ulteriormente: l’eclettico studioso svizzero incarica infatti l’artista di ideare le illustrazioni per la novella Un istituto per suicidi.
Nel 1917, dalla loro collaborazione nascono i Balli Plastici, che vedono la partecipazione di alcuni noti musicisti dell’epoca, quali Alfredo Casella, Gerald Tyrwhitt, Francesco Malipiero e Bela Bartòk (che firmò con lo pseudonimo di Chemenov).
La mostra, che gode inoltre del Patrocinio del Consolato Generale d’Italia di Lugano, è resa possibile grazie al Dicastero Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino con il Fondo Swisslos, e dell’AGE SA, con il contributo dell’associazione amici del m.a.x. museo (aamm) e del Circolo “Cultura, insieme” Chiasso.
Il catalogo edizioni d’arte Skira Milano-Ginevra, in italiano e inglese, presenta un ricco apparato iconografico e di saggi specifici redatti da Luigi Sansone, Gabriella Belli, Francesco Casetti, Federico Zanoner, Ruedi Ankli e Nicoletta Ossanna Cavadini, pp. 368, ISBN 9788857 252179.